Convocazione del secondo incontro

Sulla base del primo incontro, i cui esisti potete trovare qui, vogliamo convocare il secondo incontro del gruppo di costruzione del Circuito Economico (1) di Comunità Solidali.

(1) – La locuzione “Circuito Economico” è provvisoria e serve solo a identificare per ora il gruppo

Giorno ed ora dell’incontro

Martedì 30 aprile dalle 20:00 alle 22:00

Entra Zoom Riunione
https://us06web.zoom.us/j/83841303992?pwd=l9hqhLNhk487KJeWXX9kCgUWNFFbjG.1

ID riunione: 838 4130 3992
Codice d’accesso: 394176

Ordine del giorno

Di cosa parleremo nella riunione? Ecco i punti:

  • Decisione – Approvazione del verbale dell’incontro precedente
  • Decisione – Costituzione di un organismo comune di governo, per la presa di decisioni riguardanti la rete economica, con un rappresentante per ogni comunità economica.
  • Decisione – Identificazione di un nome per il gruppo / progetto
  • Varie ed eventuali

Grazie!

Continuiamo insieme questo cammino.

Esiti del secondo incontro

La riunione si è svolta secondo quanto previsto.
Di seguito riportiamo le decisioni adottate e in fondo il verbale della riunione.

Decisioni

Per il verbale delle riunioni si stabilisce che:

  • nel verbale vanno riportate solo le decisioni adottate; le questioni che rimangono non concluse vanno riportate all’o.d.g. successivo;
  • vale il silenzio-assenso, per cui modifiche ed integrazioni al testo del verbale possono essere richieste dai partecipanti alla riunione verbalizzata entro il termine della riunione successiva. Passato tale limite il verbale si considera automaticamente consolidato;
  • chi non ha partecipato all’incontro ma vuole approfondire un argomento già discusso o rivalutare una decisione già adottata, può scrivere affinché la sua richiesta venga inserita nell’o.d.g. della prima riunione disponibile;
  • i verbali vanno inviati con la mail di convocazione delle riunione successiva ed esposti nelle pagine di archivio del Circuito Economico.

Verbale adottato

Incontro del 30.04.2024

Presenti

Felice Francescangeli – GAS Genova
Gregorio Lombardi – Ciurma
Elisa Boldi – Cose Inutili
Andrea Pilati – Tra Terra e Cielo
Cristina Toti – Ricercatrice anche presso Unical
Marco Marrazza – CS
Guido Grossi – CS

Assenti giustificati

Antonello Carlo
Plazzotta Benvenuta

Ordine del giorno

1 – Decisione – Approvazione del verbale dell’incontro precedente
2 – Decisione – Costituzione di un organismo comune di governo, per la presa di decisioni riguardanti la rete economica, con un rappresentante per ogni comunità economica.
3 – Decisione – Identificazione di un nome per il gruppo / progetto
4 – Varie ed eventuali

Discussione

Punto 1 dell’odg
Si rimanda alla prossima riunione. Cambia metodo, vedi punto 2

Punto 2 dell’odg
Dopo una breve introduzione di Marco circa la necessità di costruire un sistema che permetta di prendere le decisioni all’interno del gruppo del circuito economico, si apre la discussione.

Andrea – Suggerisce di adottare in prima battuta il sistema della maggioranza.

Gregorio – Questo gruppo dovrebbe offrire indicazioni sulle strategie da adottare in ambito economico e commerciale tra i vari gruppi che ne fanno parte; quindi elaborare e proporre una politica economica.

Elisa – E’ molto importante decidere come si prendono le decisioni; finché si è in numero limitato va bene il confronto diretto, ma quando si sarà in tanti è importante avere un metodo per prendere le decisioni, soprattutto per poter gestire in modo costruttivo gli inevitabili discaccordi.

Felice – Questo argomento rischia di essere divisivo se prima non si fa chiarezza su cosa è questo gruppo e su quale sia il suo scopo. E’ uno spazio dove si elaborano e sperimentano proposte che poi possono essere adottate dai gruppi?

Guido – In CS abbiamo preso atto che le tante realtà già presenti sui territori non sono disposte a fondersi in un unico sistema, per cui abbiamo scelto la strada di far dialogare i gruppi, far mettere in comune le loro risorse e fare in modo che si aiutino. E’ per questo che abbiamo pensato di iniziare creando un unica vertina per i beni ed i servizi dei diversi mercati che partecipano. In questo modo possiamo farci una idea delle dimensioni di questo mercato comune e del tipo di offerta che propone. Un limite dei singoli circuiti è proprio il fatto che sono piccoli e dargli la possibilità di ampliare la platea può essere di aiuto. Questo poi può far venire la voglia di mettersi insieme in modo più organico, stabilendo dei meccanismi di conversione tra le monete complementari. Siamo così al 2 livello di integrazione. In tutto questo percorso ci saranno da prenere delle decisioni, per cui cerchiamo da oggi di stabilire un metodo per decidere.

Marco – L’altro aspetto da porre in evidenza, già previsto al 1 livello di integrazione, è la possibilità che le realtà si aiutino tra di loro, mettendo a disposizione servizi e conoscenze ai gruppi o alle realtà che vogliono realizzare soluzioni (tipo mercato on line o moneta complementare) già presenti nella altre realtà.

Guido – Tornando ai metodi con cui prendere le decisioni, rileva che il metodo della maggioranza a suo avviso è un po’ drastico. Richiama invece quello della sociocrazia.

Gregorio – Anche a suo avviso la maggioranza ha bisogno di correttivi: si può lavorare per compromessi successivi volti a trovare i punti comuni e quelli rinunciabili; inoltre ogni realtà potrebbe avere la possibilità di porre un veto, ma una volta sola; il concetto importante è che la minoranza deve essere mantenuta dentro al processo decisionale anche dopo che si è presa la decisione, in modo che questa sia sempre vagliata rispetto alle alternativo (stimolo allo studio) e che ci sia sempre la possibilità ad un dato momento di integrare le altre opzioni nella scelta principale (evoluzione nel tempo).

Andrea – Il processo decisionale dovrebbe essere pacifico; ovvero portato avanti dalle varie componenti in modo aperto ed onesto, senza che ci si ostacoli solo per… ostacolarci.

Gregorio – Le decisioni vengono prese come risultato di un processo decisionale; questo è importante che sia condiviso, trasparente, partecipato, onesto; allora le decisioni possono anche essere non condivise, ma si rimane aperti a valutare gli esiti e pronti a cambiare o aggiustare per migliorare.

Cristina – Pone in evidenza la questione di come garantire la partecipazione ai processi decisonali. Non ci sono grossi problemi fino a che si è in pochi, ma come fare quando saremo centinaia? Bisogna adottare dei modelli, come ad esempio quello del “Confederalismo democratico” ideato da Abdullah Öcalan (vedi https://ocalanbooks.com/#/). Un altro aspetto è quello di affermare che il lavoro di partecipazione e di organizzazione va riconosciuto.

Felice – La partecipazione ad incontri, riunioni e decisioni è un problema reale, in quanto anche nelle comunità e nei gruppi si verifica la scarsa partecipazione.

Guido – In merito alla questione della partecipazione, ogni comunità deve trovare il modo di remunerare i propri rappresentati; inoltre, per invogliare la partecipazione, si può modificare la gestione del verbale di riunione: invece di rimandare la presentazione del verbale alla riunione successiva, mandiamolo via mail a tutti; altra proposta per il verbale, scriviamo solo le decisioni che si prendono mentre le questioni in sospeso vengono riportate all’odg della riunione successiva.

Gregorio – Sempre riguardo ai verbali, propone la regola del silenzio – assenso dei partecipanti; inoltre tutti possono chiedere che argomenti poco chiari o che necessitano di ulteriori approfondimenti siano messi all’odg della riunione successiva.

La proposta della gestione dei verbali come sopra riportato viene accettata all’unanimità.

Gregorio – In merito alla partecipazione, essendo questo gruppo composto da rappresentanti di reti diverse, bisogna porre l’attenzione su quanto ciascuna rete è consapevole del lavoro che si fa in questo gruppo comune. Per facilitare questa presa di consapevolezza propone di avere 2 rappresentanti per ciascuna realtà nel gruppo comune (con diverse sensibilità) che possano illustrare alla realtà locale le decisioni prese e poi riportare le eventuali osservazioni o contro proposte al gruppo generale.

Andrea – Nei gruppi sul territorio spesso c’è poca coesione; spesso l’adozione di una moneta complementare non è sufficiente a coinvolgere le persone nella vita del gruppo, perché le persone o non capiscono o non si fidano. Sarebbe necessario un percorso formativo per educare le persone alla partecipazione, alla coesione e al mettere in comune.

Elisa – Portando l’esempio di Cose Inutili, evidenzia che ci sono delle realtà che non si adattano al modello di comunità territoriale, dato che hanno un ambito molto diffuso; in questa situazione è molto facile che si sviluppino sulla moneta complementare dinamiche analoghe a quelle che si hanno con l’euro. Anche per lei è importante, quindi, sviluppare una cultura diversa attraverso la formazione per stimolare un cambiamento positivo.

Guido – In CS abbiamo un programma di formazione in via di sviluppo che condivideremo in questo gruppo appena pronto.

Gregorio – La moneta complementare è solo uno strumento; per aumentare il coinvolgimento delle persone nelle realtà sul territorio si potrebbe proporre un approccio di comunità: comunità è un modo diverso di prendere le decisioni e di fare la politica. Se avviene questo, allora questa rete diventa la rete delle Comunità Solidali, che possono federare le loro monete e ricevere ulteriore slancio da questa operazione.

Marco – Propone di continuare la riflessione nella prossima riunione.

Punto 3 dell’odg

Si rimanda

Punto 4 dell’odg

Non c’è nulla da discutere.

L’assemblea dei presenti decide di riconvocarsi per il prossimo incontro il 15.05.2024 alle ore 21 per proseguire nella discussione del 2 punto dell’odg.