Primo incontro del circuito economico

Verbale adottato

Presenti

Felice Francescangeli – GAS Genova
Gregorio Lombardi – Ciurma
Andrea Saroldi – Desto
Elisa Boldi – Cose Inutili
Fabrizio Ciancio – Gruppo del Buon Senso
Andrea Pilati – Tra Terra e Cielo
Cristina Toti – Ricercatrice anche presso Unical
Benvenuta Plazzotta – Associazione STEM APS
Marco Marrazza – CS
Guido Grossi – CS
Davide Gionco – CS

Ordine del giorno

1 – Descrizione – Motivi ed obiettivi del progetto
2 – Descrizione – I tre livelli di integrazione previsti
3 – Descrizione – Gli strumenti previsti al primo livello di integrazione
4 – Decisione – Priorità da dare agli strumenti del primo livello
5 – Decisione – Adesione agli strumenti del primo livello
6 – Decisione – Modalità e tempi di adesione per ciascun componente
7 – Descrizione – Modelli organizzativi per il coordinamento del progetto
8 – Decisione – Modello organizzativo da adottare (o rimandare a prox inc.)
9 – Decisione – Identificazione di un nome per il gruppo / progetto
10 – Varie ed eventuali

Discussione

Punto 1 dell’odg

Marco e Davide illustrano i motivi e gli obiettivi del gruppo.
Ogni realtà rimane autonoma ma, attraverso il gruppo, può collaborare ogni volta che si presenti una occasione propizia o che si manifestino richieste di mutuo aiuto. In questo modo i gruppi che avanzano in questo cammino, in base alla loro esperienza, possono coinvolgere anche altre realtà. Un fattore chiave di questo gruppo che raccoglie molte realtà è la dimensione territoriale che ciascuna ha. Questa è la ricchezza che questo gruppo vuole amplificare, promuovere e far crescere.

Punto 2 dell’odg

Marco ricapitola brevemente la descrizione dei tre step che CS ha immaginato per questo gruppo. Resta inteso che sarà la partecipazione attiva di tutte le realtà coinvolte a trasformare questi tre step in realtà operative.

Primo passo – integrazone “leggera” delle realtà che aderiscono alla proposta, attraverso l’adesione ad un mercato “vetrina” on line, ma con la strutturazione di una organizzazione interna al gruppo e l’attivazione concreta di forme di aiuto reciproco.

Secondo passo – Viene attivata una integrazione più stretta, attraverso l’adozione di un sistema sw (che CS ha già individuato) in grado di permettere l’integrazione delle monete complemetari e la creazione di un unico mercato. Il nucleo organizzativo costruito nella fase precedente va a “governare” il sistema di interscambio e ne detta le linee strategiche.

Terzo passo – Al fine di rendere la struttura più resistente a possibii attacchi e sabotaggi, ma allo stesso tempo trasparente e degna di fiducia, si sposta il mercato su un livello virtuale e diffuso realizzato mediante tecnologiga block chain (attualmente in fase di studio da parte di CS).

Punto 3 dell’odg

Marco illustra gli strumenti previsti nella fase 1. Di seguito si riportano tali strumenti. In particolare mostra il mercato – vetrina attivo su internet (voce n. 3) con due mercati locali già caricati per la fase di test. Chi vuole è invitato ad aderire a questo mercato per essere inserito nel motore di ricerca (che non necessita di alcun intervento specialistico sul mercato di origine).

1) Costituzione di un organismo comune di governo, per la presa di decisioni riguardanti la rete economica, con un rappresentante per ogni comunità economica.
2) Messa a disposizione (gratuita?) di uno strumento di market place online “personalizzato”, per le comunità economiche che ancora non ne dispongono.
3) Messa a disposizione, sul portale comune www.comunitasolidali.it, di un motore di ricerca comune che consenta di trovare i beni o servizi messi in vendita in tutti i siti di market place delle comunità economiche che partecipano all’accordo.
4) Messa a disposizione (gratuita?) di strumenti di pagamento con moneta alternativa all’euro “personalizzata”, per le comunità economiche che ancora non ne dispongono.
5) Realizzazione di un corso modello inerente la nuova economica “umana” attraverso un percorso di formazione /scambio sui seguenti macro temi: l’uomo “economico” (formazione umanistica per liberarci dai condizionamenti ideologici del sistema oggi dominante), gli strumenti e come usarli (formazione tecnica sugli strumenti a disposizione), coinvolgere (formazione su alcuni strumenti di marketing).
6) Costituzione di un comitato di esperti di monete alternative, di consulenza al gruppo di governo comune per le questioni tecniche monetarie.
7) Realizzazione di un motore di ricerca ed incontro di domande / offerte di lavoro per gli aderenti al circuito.
8) Inserimento del circuito economico nazionale nel progetto sociale, più ampio, delle Comunità Solidali www.comunitasolidali.it.

Punto 4 dell’odg

Si apre la discussione sulle priorità da dare alla realizzazione degli strumenti illustrati al punto precedente.

Gregorio – Apprezza l’approccio laico – Evidenzia l’uso del linguaggio: bisogna fare attenzione alle parole, soprattutto quelle che richiamano gli aspetti critici dell’attuale economia. Più in generale bisogna analizzare: cosa rende specifico lo scambio nelle Comunità Solidali? E’ importante trovare un punto comune, per realizzare la conoscenza tra i membri del gruppo attraverso la partecipazione al meccanismo di scambio. Porta l’esempio del “furgoncino”: distribuzinoe dei prodotti da nord a sud su un paniere di prodotti e punti gas predefiniti. Inoltre ricorda come con la sua realtà stiano approfondendo le monete sociali: federare le monete tramite un sw open source (nello specifico kommunitin).

Cristina – Pone la questione di come trovare un accordo sul modello di governo tra i gruppi aderenti.

Andrea P. – Rispetto agli strumenti previsti, chiede dove siano rappresentati tutti gli altri ambiti del sociale?

Marco, in risposta ad Andrea P., richiama il punto 8 della fase 1, che prevede l’inserimento di questo gruppo, dedicato all’economia, nel più ampio progetto sociale di Comunità Solidali. E’ un punto che comunque può essere meglio sviluppato.

Gregorio – E’ necessario capire quale è la struttura di Comunità Solidali, come funzionano i dipartimenti, quale è il meccanismo per prendere le decisioni. In merito a questo gruppo, è importante prevedere dei percorsi condivisi per le decisioni. Quindi bisogna dare priorità al punto 1 della fase 1 e svilupparlo meglio.

Benvenuta – Fa un richiamo all’esperienza di STEM e del distributismo, per sottoineare l’importanza del punto 5 della fase 1, ovvero la formazione. In genere le dinamiche che muovono le scelte economiche sono legate all’interesse; bisogna invece sostenere lo sviluppo di altre dinamiche valoriali. Oggi più che mai è necessaria una formazione per le piccole e medie imprese, i cui imprenditori sono impigliati nel seguire gli sviluppi di un mercato che li strangola e spesso li spinge al suicidio. Mentre altre soluzioni sono possibili, come ad esempio le gilde del modello distributista.

Cristina – Chiede come è strutturato l’inserimento dei nuovi membri. Chi entra, come entra e come viene accolto? Può essere l’organismo di governo previsto al punto 1 della fase 1 questo luogo di accoglienza? In merito al corso previsto al punto 5 della fase 1, si riserva di portare dei modelli e degli strumenti utili ad elaborare il corso stesso, come ad esempio quelli presenti in Argentina, dove esiste una distinazione tra economia autogestita, economia popolare e economia normale.

Guido – Ricorda che il progetto di questo gruppo chiede ai circuiti che già esistono di continuare ad operare e mantiene i criteri per la selezione delle imprese e dei singoli, ovvero i gruppi e le comunità rimangono autonomi. Per quanto riguarda, invece, i punti della fase 1, invita a dare loro una priorità, almeno per la loro discussione.

Dopo un ulteriore breve dibattito il gruppo conviene di discutere in dettaglio i punti in tre incontri successivi secondo il seguente schema:

  • il primo incontro dedicato al punto 1 della fase 1;
  • il secondo incontro dedicato ai punti 5 e 6 della fase 1;
  • il terzo incontro dedicato ai punti 2, 3, 4 e 7 della fase 1.

Per l’ultimo punto si vedrà in seguito se approfondirlo in un incontro specifico.

L’assemblea dei presenti decide di riconvocarsi per il prossimo incontro il 30.04.2024 alle ore 20 per discutere del punto n. 1 della fase 1.


Convocazione del primo incontro

Vogliamo convocare il primo incontro del gruppo per dare avvio al progetto di costruzione del Circuito Economico (1) di Comunità Solidali.

Per questo ci piacerebbe che foste presenti tutti, ma siamo anche consapevoli che sarà molto difficile trovare una data che vada bene a tutti. Per questo abbiamo predisposto alcuni strumenti:

  • questo sito, in apposita sezione, diventerà il “deposito” delle informazioni e delle decisioni che varranno man mano prese dal gruppo e che rimarranno a disposizione dei membri del gruppo per consultazione
  • un sondaggio, attivo fino al 28 marzo, per selezionare la data migliore per questo incontro; di seguito i risultati:
  • un ordine del giorno; chi non potrà partecipare on line potrà, se vuole, inviare le sue considerazioni in anticipo a contatti@comunitasolidali.it, indicando nell’oggetto “Primo incontro – Contributi”
  • un verbale della riunione che sarà pubblicato in questa pagina
  • un eventuale incontro di “riserva” per raccontare a chi non ha potuto partecipare le principali conclusioni del primo incontro (su richiesta)

(1) – La locuzione “Circuito Economico” è provvisoria e serve solo a identificare per ora il gruppo

Giorno ed ora dell’incontro

Martedì 16 aprile dalle 20:00 alle 22:00

Entra nella riunione Zoom
https://us06web.zoom.us/j/86079736460?pwd=AhDMCiXgEGbVI1qqav4fePyF0om6ZC.1

ID riunione: 860 7973 6460
Codice d’accesso: 793921

Questionario

A lato trovare un questionario che vi preghiamo di compilare. In questo modo possiamo iniziare a raccogliere i dati e le informazioni delle varie realtà che costituiscono il gruppo, in modo da poter delineare il quadro di partenza. Queste informazioni saranno condivise con tutti man mano che le raccogliamo.

Ordine del giorno

Di cosa parleremo nella riunione? Ecco i principali punti:

  • Descrizione – Motivi ed obiettivi del progetto
  • Descrizione – I tre livelli di integrazione previsti
  • Descrizione – Gli strumenti previsti al primo livello di integrazione
  • Decisione – Priorità da dare agli strumenti del primo livello
  • Decisione – Adesione agli strumenti del primo livello
  • Decisione – Modalità e tempi di adesione per ciascun componente
  • Descrizione – Modelli organizzativi per il coordinamento del progetto
  • Decisione – Modello organizzativo da adottare (o rimandare a prox inc.)
  • Decisione – Identificazione di un nome per il gruppo / progetto
  • Varie ed eventuali

Costruzione di un glossario comune

Un importante aspetto su cui richiamiamo la vostra attenzione è quello relativo al significato che vogliamo dare ad alcune parole chiave che andremo ad usare nei nostri incontri. Queste parole sono usate già nei gruppi aderenti al progetto, ma abbiamo verificato che spesso incomprensioni o fraintendimenti nascono proprio dal fatto che assegniamo alle stesse parole significati diversi (anche leggermente diversi…).

Non abbiamo tempo per costruire questo glossario comune prima degli incontri, per cui lo dovremo fare cammin facendo.Vi chiediamo, pertanto, di curare questo aspetto e contribuire fattivamente inviando i vostri contributi (relativi ai termini proposti) e proponendo voi altri termini da inserire nella lista. Questa lista si andrà componendo incontro dopo incontro.

Potete inviare il vostro contributo a contatti@comunitasolidali.it, indicando nell’oggetto “Glossario comune” e nel corpo del messaggio come definite le parole chiave in esame. Cominciamo con due parole:

  • Mercato
  • Moneta

Grazie!

Non vediamo l’ora di cominciare a lavorare con voi.